
L’ennesima “gialloverdata” sul tema ambiente
Da ormai molti mesi si assiste ad una vera e propria commedia all’interno del governo, spread che sale sempre di più, rimproveri accademici da parte di Bruxelles, mercati finanziari in tensione, manine “segrete” che modificano contenuti di testi che dovrebbero diventare leggi dello stato, insomma fatti degni delle migliori spy-story. Il dato di fatto è che il PIL del 3 trimestre secondo l’Istat è fermo sulla soglia dello 0 e non accadeva da oltre tre anni, oggi l’ennesima “gialloverdata” che oltre a rallentare ulteriormente l’economia genererà gravi impatti ambientali. Dopo il trattamento già riservato al mini-idroelettrico lo schema di DM Fer contiene altre simpatiche novità che ai giallo-verdi non conveniva pubblicizzare ma che è bene ricordare ai cittadini che hanno a cuore l’ambiente: Il geotermico è escluso dal Fer e questo significa anche niente più incentivi. Il Mise guidato oggi dal M5S che aveva anche la tutela dell’ambiente fra i suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale ha preferito rinviare al Fer 2 la disciplina degli incentivi, l’ennesimo viaggio al futuro di una promessa che non è in grado di essere mantenuta da questo governo. Eolico, energia oceanica, biomasse, biogas, solare termodinamico e geotermia sono quindi temi da rimandare, come se l’Italia avesse sufficienti potenzialità di produrre energia senza ricorrere al più presto ai significativi elementi di innovazione tecnologica già attivi in altri paesi e che garantiscono costi più bassi e quindi ingenti risparmi.
Parlando della nostra Provincia i primi impatti di questa manovra si avranno sicuramente in Valdicecina dove la geotermia rappresenta oggi un comparto di lavoro stabilizzato, voglio pertanto rassicurare imprese e lavoratori concittadini che il Partito Democratico si mobiliterà per la loro tutela e difesa e non lascerà che il governo giochi a risiko sulla pelle dei lavoratori.
Continua quindi questa modalità di galleggiamento a tutti i costi chiamata “contratto di governo” nonostante i forti ed evidenti contrasti di opinione sui molti temi, lo dimostra l’interrogazione su quest’ultimo da parte di Davide Crippa deputato M5S nella precedente legislatura e oggi invece sottosegretario al Mise con delega all’energia che non ha mosso un dito per risolvere la questione.